La diarrea è un sintomo aspecifico comune a numerose malattie e a condizioni non patologiche. Si manifesta come un disturbo della defecazione caratterizzato dall’emissione rapida di feci abbondanti, poco formate e fluide, liquide e semiliquide. Uno degli elementi distintivi del disturbo è l’aumento del volume delle evacuazioni e del peso delle feci che dipende dalla quantità d’acqua il cui eccesso è determinante nella definizione della diarrea. Differisce dalla dissenteria, problematica che insorge con l’aggravarsi dei sintomi diarroici e che comporta l’evacuazione di liquidi con caratteristiche non più fecali, con presenza di muco, pus, proteine, elettroliti, grassi e sangue.
La diarrea è un sintomo da interpretare come risposta difensiva dell’organismo che intende liberarsi di tossine, microorganismi patogeni e sostanze irritanti in generale. In questo senso, non sempre la soluzione ideale per rimediare a questo disturbo è l’assunzione di farmaci antidiarroici. Infatti, i sintomi e le cause della diarrea sono molteplici, così come le tipologie che ne derivano. Ecco perché è importante saperle distinguerle in modo da intervenire adeguatamente in termini terapeutici.
Le cause della diarrea possono dipendere da differenti fattori e implicazioni patologiche, gastrointestinali e non. In generale, le principali cause della diarrea sono:
La diarrea non è propriamente da considerarsi come un disturbo, ma piuttosto come sintomo. Pertanto, piuttosto che di “spie” relative a questo problema è più corretto parlare di tipologie in cui la diarrea si manifesta.
La diarrea fisiopatologica, o diarrea osmotica, deriva principalmente dall’assunzione eccessiva o scorretta di alcuni alimenti ricchi di zuccheri, come la frutta, ma è correlata anche a lievi intolleranze alimentari a sostanze zuccherine, tipo il lattosio, o al malassorbimento di sali come il magnesio e il fosfato di sodio. Anche le sostanze sostitutive dello zucchero, utilizzate per esempio nei chewing-gum o negli alimenti definiti “dietetici”, inducono un’accelerazione della peristalsi, ovvero la velocizzazione dei processi di evacuazione delle feci
La diarrea secretoria è caratterizzata da un eccesso di produzione di acqua ed elettroliti da parte dell’intestino crasso e tenue. Sono secrete anche altre sostanze che questi tratti dell’intestino non riescono ad assorbire e che, per il bene dell’organismo, debbono essere espulse poiché dannose e tossiche, come virus enteropatogeni, acidi biliari, batteri, grassi alimentari e ormoni peptidici.
La diarrea essudativa coinvolge la mucosa rettale, infiammata da processi quali:
Questi fattori possono portare ad un’ulcerazione e all’edema della mucosa, condizioni che causano l’essudazione di alcune sostanze come plasma, proteine sieriche, ma anche sangue e muco.
La diarrea paradossa si manifesta specialmente nei bambini, ma anche negli adulti con handicap o fortemente debilitati e deriva dal passaggio delle feci liquide intorno ai fecalomi, ovvero l’ammasso di feci disidratate, dure e secche che si possono formare nell’intestino crasso o all’interno di un diverticolo, la cui evacuazione risulta complessa o addirittura impossibile. È definita paradossa proprio perché la parte dell’intestino a valle della massa fecale continua a produrre muco come reazione all’intasamento procurato dal fecaloma.
In presenza della sintomatologia tipica della diarrea, la prima cosa da fare è scoprirne la causa, in modo da identificare l’approccio terapeutico maggiormente idoneo. Nella maggior parte dei casi, non è necessario intervenire farmacologicamente. Talvolta, tuttavia risulta necessario l’intervento di un medico in grado di formulare una diagnosi sulla base delle abitudini alimentari e di alcuni approfondimenti clinici come l’esame delle feci e le analisi del sangue, l’endoscopia e gli opportuni esami radiologici.
Se il sintomo si presenta invece senza complicazioni, nella sua forma più blanda, esistono alcuni accorgimenti che possono essere d’aiuto per velocizzare il ritorno al normale transito intestinale. Fra tutti, uno dei rimedi migliori contro la diarrea è l’assunzione di tisane dalle proprietà astringenti che sfruttano i benefici di alcune erbe ricche di sostanze tanniche e pectiniche. Inoltre, l’assunzione delle tisane è utile anche per combattere la disidratazione derivante dalla diarrea, aiutando l’organismo a restare in forze. Tra le tisane più efficaci, astringenti e ricche di sostanze riequilibranti, spiccano quelle a base di corteccia di acacia, di frutti rossi come la mora selvatica e i mirtilli, ma anche di corteccia di quercia e tormentilla. Infine, possono essere di sollievo anche i preparati in grado di attrarre e adsorbire i gas come per esempio il carbone vegetale attivo.
Gli alimenti consigliati per accelerare il processo di guarigione sono invece le carote bollite, la mela con la buccia, la banana verde e in generale tutti i frutti ricchi di pectina. Al contrario, sono da evitare tutti i cibi pre e pro-biotici (yogurt e simili), difficilmente digeribili e ricchi di molecole irritanti o che presentano un alto contenuto di fibre.
I principali rimedi omeopatici per lenire la sintomatologia della diarrea che tradizionalmente sono consigliati sia in termini preventivi che terapeutici sono:
Tutti questi rimedi possono essere utili per prevenire l’aggravarsi della sintomatologia diarroica verso le sue manifestazioni più severe. Ad ogni modo, è importante ricordare che, come per ogni terapia omeopatica, anche per i disturbi legati alla diarrea, è importante rivolgersi al proprio medico omeopata, in grado di individuare nel paziente il tipo costituzionale di appartenenza, da cui partire per individuare i rimedi maggiormente efficaci.
Cure omeopatiche: alcuni esempi di come la Medicina Omeopatica può essere un valido alleato
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