L’insonnia – dal latino insomnia, ovvero mancanza di sogni – è un disturbo del sonno che consiste nella difficoltà ad addormentarsi, a prescindere dallo stato di stanchezza percepito, ovvero quando il sonno è disturbato da diversi risvegli, oppure il risveglio mattutino è precoce. Spesso l’insonnia deriva dall’adozione di comportamenti e abitudini scorrette che inibiscono l’ingresso nella fase iniziale di sonno lento, chiamato fase NREM, a cui segue la fase di “sonno paradosso”, detta fase REM. Questo disturbo del sonno può anche essere dovuto all’assunzione di farmaci che hanno come effetto collaterale l’alterazione del ritmo sonno-veglia. Le condizioni responsabili dell’insonnia sono eterogenee, così come le tipologie con le quali si manifesta. Il comune denominatore di tutte le varie forme di insonnia è l’insufficiente durata e continuità del sonno così come la difficoltà ad addormentarsi.
Nella maggior parte dei casi, l’insonnia è causata da un’inadeguata “igiene del sonno” 1 ovvero dall’adozione di comportamenti scorretti che lo ostacolano, come:
Le difficoltà a prendere sonno possono derivare anche dall’assunzione di farmaci che possono dare effetti collaterali legati all’insonnia e, più in generale, da stress emotivi e disturbi psichiatrici. Anche il dolore provocato da patologie come l’asma o il reflusso gastroesofageo, sono da considerare come fattori che possono compromettere il sonno.
Solitamente, è possibile distinguere due macro-tipologie di insonnia:
Infine, sono da menzionare anche quelle condizioni tipiche dell’universo femminile in grado di causare disturbi del sonno, come il ciclo mestruale e la menopausa. In questo senso, uno studio del 2015 condotto dall’ Università di Johannesburg 2 ha evidenziato come, solo in Sud Africa, il 31% delle donne adulte soffrano di insonnia. La ricerca aveva come obbiettivo trovare una terapia alternativa a quella convenzionale a base di psicofarmaci, che possono portare a sviluppare forme di dipendenza e di astinenza. Lo studio dal titolo “The Effect of Individualised Homeopathic Treatment of Insomnia Disorder in Females” mostra come il trattamento omeopatico sperimentato in accordo con i principi fondamentali di questa disciplina medica, possa essere d’aiuto per contrastare i disturbi del sonno, evitando l’insorgere di effetti collaterali.
Innanzitutto, è da specificare che l’insonnia non è una malattia, bensì un sintomo appartenente a diverse condizioni patologiche sia psichiche sia fisiche, oppure ancora derivante dal disequilibrio causato da situazioni particolari. La spia principale che può portare alla diagnosi di un disturbo del sonno come l’insonnia è la difficoltà ad addormentarsi e a mantenere il sonno durante tutta la notte. Solitamente, chi soffre di questa problematica impiega molto tempo ad addormentarsi, o tende a dormire solo per piccoli intervalli di tempo e a svegliarsi troppo presto al mattino.
La mancanza di sonno può causare altri sintomi: tra i più frequenti, cali di concentrazione e comparsa di ansia, depressione e irritabilità. Alcuni studi attestano invece come l’insonnia cronica possa portare all’insorgere di ulteriori patologie come il diabete di tipo 2 3.
Esistono diverse tecniche per prendere sonno e molteplici rimedi naturali che aiutano a contrastare l’insonnia, tra cui la fitoterapia. Prima di andare a dormire, l’assunzione, tramite decotti e tisane, di erbe dalle proprietà calmanti e ipnoinducenti, come la camomilla, il biancospino, la melissa, la valeriana e il tiglio, favoriscono il sonno e agevolano il rilassamento di corpo e mente. Anche l’aroma terapia può essere un valido alleato: per agevolare il rilassamento notturno, gli oli essenziali a base di piante calmanti come il bergamotto, la maggiorana, la lavanda e il sandalo, aggiunti all’acqua di un diffusore di essenze aiutano a conciliare il sonno, stimolando il sistema limbico attraverso l’olfatto. Infine, adottare alcune accortezze come evitare di esporsi a schermi luminosi almeno mezzora prima di andare a letto, aiutano a contrastare i disturbi del sonno, predisponendo il corpo al riposo notturno.
L’omeopatia può essere un valido alleato per contrastare l’insonnia4. I principali rimedi omeopatici per conciliare il sonno e contrastare l’insonnia sia in termini preventivi sia curativi sono:
Tutti questi rimedi possono essere utili per prevenire l’insorgere di questo disturbo del sonno, ma è comunque doveroso ricordare che, come per ogni terapia omeopatica, anche per la cura dell’insonnia, è importante rivolgersi al proprio medico omeopata, in grado di individuare nel paziente il tipo costituzionale di appartenenza, da cui partire per individuare i rimedi maggiormente efficaci.
Cure omeopatiche: alcuni esempi di come la Medicina Omeopatica può essere un valido alleato
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