CURARSI CON L'OMEOPATIA

Come rimediare alla faringite con l’Omeopatia

La faringite, più comunemente conosciuta come mal di gola, è un’ infiammazione della mucosa che riveste la faringe, ovvero la cavità situata dietro la bocca, che consente il passaggio dell’aria e degli alimenti nell’esofago1

La faringite può manifestarsi improvvisamente nella sua forma acuta, il cui decorso è di poche settimane, o perdurare nel tempo nella forma cronica. Generalmente, la forma acuta è causata da un’infezione di origine virale o batterica (che può essere associata alla tonsillite) oppure può anche essere provocata dall’infiammazione di organi collegati alla faringe: naso, seni paranasali, laringe.

 

Le cause della faringite

La faringite può essere provocata da vari fattori, a seconda dei quali questo disturbo può manifestarsi in forma acuta o cronica. Comunemente, il mal di gola è scatenato da infezioni virali o batteriche, che possono interessare il tratto del rinofaringe e dell’orofaringe, ovvero, nella fattispecie, le adenoidi e le tonsille. Infine, la faringite può essere scatenata dalle malattie del naso e dei seni paranasali come riniti, rinosinusiti e ostruzione respiratoria nasale. Un’altra categoria di cause che può provocare questo disturbo sono le irritazioni della faringe, come il reflusso gastro-esofageo, l’inquinamento, l’abuso di alcool, il fumo e l’inalazione di sostanze irritanti.

Sia che le cause della faringite siano di origine virale o batterica, sia che si tratti invece di un mal di gola scatenato da un’irritazione, in entrambi i casi la mucosa che riveste la faringe si manifesterà comunque infiammata e spesso ricoperta da secrezioni liquide o viscose, tipiche dei processi infiammatori. Pertanto, è difficile distinguere una faringite batterica da una virale.

Faringite acuta

La faringite acuta è generalmente provocata da un’infezione virale, oppure, più raramente, da un’infezione batterica, che spesso deriva da processi infiammatori presenti in organi collegati alla faringe. Di norma, il mal di gola dura non più di qualche settimana, ma qualora il disturbo non si risolva in breve tempo, può accadere che si evolva in breve tempo. In entrambi i casi, la sintomatologia iniziale sarà comunque caratterizzata dagli stessi elementi, come la difficoltà a deglutire, l’arrossamento locale della mucosa e, talvolta, anche l’insorgere di stati febbrili.

 

Faringite cronica

L’infiammazione della faringe nella sua forma cronica è caratterizzata da un decorso più lungo di quella acuta e può essere causata dal passaggio nelle cavità nasali di secrezioni mucose contenenti  pus. Oltre ai fattori di origine infettiva, anche le irritazioni dovute dall’abuso di alcool e di fumo o l’esposizione ad ambienti caratterizzati da un clima secco, eccessivamente riscaldato e con la presenza di polveri e vapori possono causare la faringite cronica. Le infiammazioni delle adenoidi e delle tonsille rappresentano anch’esse  ulteriori cause di questo disturbo. Infine, la faringite può essere causata dalla candidosi, un’infiammazione provocata dal fungo Candida albicans , che colpisce principalmente i soggetti le cui le difese immunitarie sono particolarmente basse.

La faringite cronica si può manifestare in tre differenti modalità quali quella catarrale (ovvero la congestione della mucosa e l’ingrossamento delle ghiandole che producono il muco), quella ipertrofica (caratterizzata da una minore congestione della mucosa e un maggiore ingrossamento delle ghiandole) e quella atrofica (più frequente negli anziani).

 

I sintomi della faringite

La faringite è un disturbo molto comune che si manifesta generalmente con sintomi dolorosi, che interessano la gola e che comportano la difficoltà nella deglutizione. Altri indizi che possono portare a diagnosticare la faringite sono: sensazione di secchezza e di prurito in gola, tosse sia grassa che secca, afonia, febbre e dolore alle orecchie. Nel caso di faringite cronica, i sintomi possono essere meno evidenti e il disturbo può manifestarsi inizialmente con la comparsa di una lieve raucedine, che si ripete nel tempo, e da un costante fastidio alla gola, spesso associato a tosse e catarro.

 

Come alleviare il mal di gola

Per attenuare i sintomi legati alla faringite è importante idratarsi bevendo molta acqua e ricorrendo anche all’uso di tisane o decotti, stando attenti a non assumerli a temperature troppo elevate, dato che il calore eccessivo potrebbe irritare ulteriormente la mucosa faringea. È utile igienizzare il tratto laringofaringeo facendo regolarmente risciacqui con collutori non troppo aggressivi e assumendo con moderazione sostanze balsamiche contenute nelle pasticche per la gola, oppure tramite inalazione, facendo fumenti e suffumigi. Infine, evitare di esporsi a fattori irritanti, come abuso di alcool e fumo, aiuta a prevenire e a contrastare l’insorgere di questo disturbo.

La faringite cronica non può essere curata tramite una terapia specifica perché, nella maggior parte dei casi, è causata da malattie presenti in altri organi collegati alla faringe o da fattori legati alla costituzione del soggetto interessato. Per questo motivo, è necessario rivolgersi al proprio medico, che individuerà le cause dell’infiammazione e prescriverà la terapia appropriata. Se, per esempio, la causa della faringite è riconducibile al reflusso gastro-esofageo, allora potranno essere prescritti farmaci in grado di intervenire sulla secrezione gastrica e l’adozione di una dieta priva di alimenti che possono indurre al reflusso. Infine, in caso di faringite streptococcica, si può intervenire tramite la terapia antibiotica, che però deve essere esclusivamente prescritta dal medico.

 

I rimedi omeopatici per la faringite

I rimedi omeopatici che generalmente sono impiegati per contrastare e prevenire la faringite sono molteplici. Nel trattamento di questo disturbo, si consigliano solitamente:

  • Aconitum napellus, indicato per la faringite con sintomatologia caratterizzata da stati febbrili;
  • Dulcamara, il rimedio utile per le complicazioni legate a questo disturbo come accessi di tosse con escreato mucoso;
  • Chamomilla, ad azione sedativa e indicato per le terapie pediatriche2
  • Belladonna, consigliato per lenire gli accessi di tosse spasmodica e cavernosa, oltre che la secchezza delle mucose e delle vie respiratorie3
  • Bryonia, utile contro la tosse irritativa e secca e per contrastare i dolori trafittivi toracici.

 

Tutti questi rimedi possono essere utili per prevenire l’insorgere della faringite e per aiutare ad attenuarne la sintomatologia, ma è comunque importante ricordare che, come per ogni terapia omeopatica, è doveroso rivolgersi al proprio medico omeopata di fiducia il quale, essendo a conoscenza della storia clinica del paziente, è in grado di individuare più facilmente il tipo costituzionale di appartenenza del soggetto in questione e, di conseguenza, individuare i rimedi omeopatici maggiormente efficaci.

 

 

 

 

Note

  1. https://www.issalute.it/index.php/saluteaz-saz/f/298-faringite
  2. http://www.fiamo.it/reperire-un-omeopata-unicista-qualificato-2/
  3. https://www.eurosalus.com/faringite/che-cosa

Cure omeopatiche: alcuni esempi di come la Medicina Omeopatica può essere un valido alleato

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