In questo approfondimento vogliamo rispondere ad alcune curiosità che andranno a toccare più campi d’applicazione della Medicina Omeopatica; abbiamo infatti deciso di rispondere a tre domande che, pur non essendo correlate tra loro, ci forniscono le risposte adeguate a quesiti che forse vi sarete posti durante l’intero percorso.
Abbiamo parlato tanto di cure omeopatiche rivolte ad adulti e bambini, ma siamo sicuri che questi siano gli unici pazienti della Medicina Omeopatica? E, una volta iniziata una terapia con farmaci omeopatici, gli effetti si vedranno nel lungo o breve periodo?
Insomma: sull’Omeopatia c’è sempre molto da dire e sono tante le domande a cui rispondere. Gli studi nel settore e i lavori di ricerca producono, di anno in anno, nuove evidenze e i campi di applicazione di questa scienza sono sempre più variegati. Inoltre il dibattito tra chi crede nelle fondatezza scientifica dell’Omeopatia e chi no rimane aperto.
Una risposta univoca risulta piuttosto difficile in quanto il tempo di risposta e reazione dell’organismo dipende dal singolo individuo.
Generalizzando, si può affermare che nelle malattie acute (febbre, tonsillite, diarrea, ecc.) l’azione del medicinale omeopatico è rapida e potente, a volte anche con una risoluzione della sintomatologia in poche ore. Nelle malattie croniche è necessario lasciare più tempo all’organismo per riattivare i meccanismi di guarigione, spesso bloccati da cattive abitudini e sostanze tossiche accumulate.
Anche alcuni fattori esterni condizionano il processo di guarigione, tra questi possiamo annoverare:
L’Omeopatia veterinaria è utilizzata, ormai, da più di 150 anni per curare i nostri amici animali, siano essi animali da compagnia o da reddito. Il veterinario omeopata, come il medico omeopata, spesso ricorre a medicinali omeopatici non solo quando la malattia è già evidente ma anche in prevenzione per mantenere un buono stato di salute dell’animale. I risultati che si ottengono sono concreti e smentiscono qualsiasi tipo di pregiudizio inerente all’effetto placebo che, negli animali, è impossibile.
Inoltre, grazie alle diluizioni omeopatiche contenute in questi medicinali, sono sempre più numerosi gli allevatori che li adottano, soprattutto perché i medicinali omeopatici non lasciano residui nell’organismo, permettendo quindi di ottenere la certificazione “Bio”.
È importante ricordare che il medicinale non è dose-dipendente, come invece accade per il farmaco chimico o allopatico. Normalmente è consigliabile, a parità di frequenza, somministrare una dose inferiore ai bambini rispetto a quella raccomandata agli adulti, tuttavia l’evidenza non dimostra rischi nel somministrarne una quantità superiore.
Tutte le risposte alle principali domande sul mondo dell’Omeopatia
Hai letto l'ultimo articolo?
Hai letto l'ultimo articolo?
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Vuoi leggere i nostri approfondimenti sui principali rimedi omeopatici,
sui disturbi e le news legate al mondo dell’Omeopatia? Allora che aspetti, iscriviti!
IMO S.p.a. | Via Firenze, 34 – 20060 Trezzano Rosa (MI) | Partita Iva: 00714820156 | Privacy | Cookie Policy | Credits: Digital for Business