Prima di iniziare una terapia omeopatica è importante consultare il proprio medico o farmacista di fiducia, questo perché è indispensabile che questa sia adatta al paziente in questione. Inoltre solo il medico è in grado di valutare quando è necessario sospendere una cura e se, a fronte di un’allergia, è possibile o meno assumere medicinali omeopatici.
E per quanto riguarda la ricerca omeopatica? Siete a conoscenza di come vengono testati questi rimedi? Per saperne di più non vi resta che leggere il nostro approfondimento.
I medicinali omeopatici vengono sviluppati utilizzando dei test chiamati “provings”; essi consistono nell’annotare i sintomi che un farmaco omeopatico produce in soggetti in buona salute. Lo stesso farmaco sarà poi in grado di curare gli stessi sintomi nei soggetti malati.
È sempre opportuno rivolgersi ad un medico omeopata competente che saprà fornire tutte le risposte del caso e valutare, anche a seconda della storia clinica del paziente, se è possibile interrompere la cura omeopatica o se, invece, è necessario aumentare l’intervallo tra le somministrazioni. Se un medicinale viene assunto per patologie acute, di norma è possibile cessare la sua assunzione dopo qualche giorno dalla scomparsa dei sintomi.
In linea generale sì, poiché l‘Omeopatia riesce a modulare la risposta allergica del paziente. In ogni caso è sempre sconsigliato ricorrere al “fai da te” ma è opportuno affidarsi ad un omeopata competente che, conoscendo la storia clinica del paziente saprà prescrivere le cure più adeguate.
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