Nelle precedenti tappe del nostro Viaggio abbiamo visto quali tipi di medicinali omeopatici esistono, oggi invece parliamo della loro posologia.
In granuli, globuli o in gocce, i medicinali omeopatici possono essere usati da tutti e in ogni fase della vita. La scelta e la prescrizione di un medicinale omeopatico devono tenere conto soprattutto di due elementi:
Quando si utilizza un medicinale omeopatico per la prima volta, la scelta dovrebbe avvenire dopo un colloquio approfondito con un esperto. Tuttavia, una volta individuata la propria costituzione (e quindi i rimedi costituzionali appropriati) si potrà procedere più facilmente alla scelta dei rimedi a seconda dei sintomi presentati.
Scopriamo insieme qualcosa in più sulle modalità di assunzione del farmaco omeopatico…
Molti consumatori si chiedono come mai il foglietto illustrativo non sia presente all’interno delle confezioni dei medicinali omeopatici. In particolare sentono la necessità di avere indicazioni sui campi di applicazione e sulla posologia.
Ad oggi in Italia non si è ancora concluso l’iter di registrazione del medicinale omeopatico, pertanto non è possibile riportare indicazioni terapeutiche e posologia sulla confezione e/o nel foglietto illustrativo, sebbene essi siano riconosciuti come farmaci e descritti nella Farmacopea ufficiale.
In attesa della conclusione del processo di registrazione, è fondamentale rivolgersi al proprio medico o farmacista per avere tutte le informazioni necessarie sulle modalità di assunzione e l’utilizzo tradizionale del farmaco secondo i canoni della Medicina Omeopatica, soprattutto perché tali farmaci curano “l’individuo” affetto da una determinata patologia e non la malattia come tale.
Ormai l’Omeopatia è utilizzata diffusamente nella cura di un grande numero di patologie, ma, come spesso avviene, sono poco conosciuti i meccanismi d’azione alla base della sua efficacia.
I medicinali omeopatici non sono complicati da assumere, ma rispetto a quelli tradizionali prevedono alcune modalità peculiari. Ecco qui alcune semplici regole da tenere a mente per massimizzare i risultati:
Nonostante queste poche regole da seguire è possibile un’iniziale accentuazione dei sintomi lamentati o la fugace ricomparsa di disturbi del passato come espressione di reattività verso il rimedio.
Tale “aggravamento omeopatico” ha un significato favorevole, purché sia limitato nel tempo e non comporti rischi per il paziente.
L’Omeopatia nei bambini sembra essere utile sia per prevenire le malattie infettive sia per curare quelle croniche. In particolare, rinforza il loro sistema immunitario, in quanto non essendo ancora del tutto sviluppato e poco attaccato da virus e batteri reagisce bene alle cure preventive e agli stimoli.
Se il bambino è abbastanza grande da riuscire a trattenere il medicinale in bocca per un po’ di tempo, allora basterà mettere le compresse, le gocce, i puff, i granuli o i globuli sotto la lingua.
Se invece si tratta di un lattante si può far sciogliere il medicinale direttamente nel biberon insieme ad abbondante acqua minerale o qualsiasi altra bevanda (non gasata e tiepida), scuotendo energicamente il biberon prima di somministrarlo. Sarebbe buona regola pulire bene il biberon, magari sottoponendolo a bollitura o a vapore per sterilizzarlo.
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