I PIONIERI DELL'OMEOPATIA

Cosmo Maria
De Horatiis

1771-1850

Cosmo De Horatiis fu uno dei chirurgi più illustri del XIX secolo e uno dei divulgatori più audaci della Medicina Omeopatica in Italia.

 

Nacque a Poggio Sannita nel 1771 e già molto giovane capì di essere interessato ad approfondire la conoscenza medica. Alla fine del ‘700 frequentò l’Università di Napoli, tra le più accreditate d’Europa per lo studio della Medicina, dove incontrò diversi luminari promotori d’idee innovative sullo studio sistematico dell’anatomo-fisiologia e sulla patogenesi nella diagnosi clinica dei pazienti.

Dopo essersi laureato nel 1791 fu chiamato a Isernia, dove partecipò agli accordi con le truppe francesi napoleoniche e, per questo motivo, fu giudicato un traditore della patria e condannato prima a morte e poi all’esilio.

Decise, a fronte di questo avvenimento, di trasferirsi in Francia dove perfezionò le sue competenze sotto la guida di illustri figure come Lazzaro Spallanzani, L. Valentino Brugnatelli e Antonio Scarpa e dove incrementò notevolmente la sua attività di medico. I metodi curativi che De Horatiis affinò in questo periodo si rivelarono talmente efficaci che gli permisero di essere nominato sostituto della Cattedra di Chirurgia a Pavia e infine di Direttore della Clinica Chirurgica dell’Università di Napoli.

La diffusione dell’Omeopatia in Italia

Durante gli anni di formazione e prima crescita professionale, Cosmo Maria De Horatiis sviluppò un grande interesse per la Medicina Omeopatica e le sue dottrine, insieme alla consapevolezza che l’accesso allo studio di questa disciplina in Italia era ancora molto elitario. Nel 1825 egli fu chiamato a prestare le cure mediche a Francesco I, Sovrano delle due Sicilie, affetto da una grave forma di angina che De Horatiis curò prescrivendogli i suoi rimedi omeopatici e conquistando la stima del sovrano e, soprattutto, dell’intero mondo dell’Omeopatia.

Le prime sperimentazioni cliniche

Dopo essere guarito dalla sua patologia, Francesco I sostenne De Horatiis nella sua opera di diffusione dei principi omeopatici anche al di fuori del suo Regno e diede al medico la possibilità di eseguire le prime sperimentazioni omeopatiche in Italia presso l’Ospedale della Trinità di Napoli.
Naturalmente, il terreno non era ancora del tutto fertile per accettare i tanti i progressi di un approccio medico alternativo; le ricerche cliniche di De Horatiis furono, quindi, ampiamente osteggiate dai medici allopatici e i suoi studi vennero interrotti nel 1829.
Seppure per poco tempo, il contributo dato da De Horatiis alla sperimentazione clinica non fu inutile anzi, servì a far conoscere e a divulgare le metodologie dell’approccio omeopatico a un bacino più ampio di scienziati e pazienti.

Cosmo Maria De Horatiis morì a 79 anni a Napoli lasciando alcuni scritti di grande valore scientifico, come:

  • La contemplazione della natura (1800)
  • Saggio di clinica omeopatica (1826)

Conosciamo le origini della disciplina e la storia dei grandi Maestri

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