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Orticaria: sintomi e rimedi

L’orticaria è un disturbo della pelle che si manifesta sotto forma di eruzioni cutanee. È caratterizzata dall’improvvisa comparsa di bolle rosse dette pomfi, più o meno in rilievo e di varie dimensioni che provocano prurito e, a volte, anche dolore. È facile confonderla con eritemi o eczemi e può essere scatenata da allergie, dal contatto con sostanze orticanti e può avere anche cause sistemiche, ovvero derivate da altre malattie, ma anche dallo stress psicofisico e dall’assunzione di alcuni farmaci. Talvolta l’orticaria può essere anche atopica, vale a dire senza un’apparente causa.

 

In Omeopatia, l’orticaria e tutti i disturbi cutanei sono considerati come manifestazioni esterne dello stato di salute generale dell’individuo e anche come conseguenze di squilibri organici dovuti, per esempio, allo stress o alla cattiva alimentazione.

 

L’orticaria ha un decorso generalmente veloce, ma in alcuni soggetti può manifestarsi per mesi o per anni con un andamento intermittente.

 

Le cause dell’orticaria

La sintomatologia dell’orticaria deriva dalla reazione provocata dai mastociti (una tipologia particolare di cellule cutanee) che, in alcune condizioni, rilasciano istamina, sostanza che determina la formazione dei pomfi pruriginosi poiché comporta la fuoriuscita del siero nel derma. Ciò che resta non del tutto certo è la natura del meccanismo infiammatorio che comporta il rilascio di istamina. Infatti, sono molte le cause che possono portare all’improvvisa manifestazione dell’orticaria e al suo ripresentarsi nel tempo. Quella più comune è di derivazione allergica. Quando si entra in contatto, si inalano o si ingeriscono sostanze chimiche che, per alcuni soggetti, sono classificate come allergeni è possibile che si scateni una reazione allergica sotto forma di orticaria. Eppure, non sempre questo disturbo interessa i soggetti allergici. Può capitare anche che l’orticaria sia il sintomo di una disfunzione del sistema immunitario (in caso di malattie come il lupus, alcuni tipi di tumore come il linfoma, alcune malattie della tiroide e infezioni come l’epatite e l’HIV) che erroneamente attacca i tessuti cutanei non riconoscendoli come propri.

 

Da non sottovalutare sono anche i fattori legati alla sfera emotiva (come lo stess e l’ansia) o alle condizioni ambientali esterne che stimolano meccanicamente o fisicamente la cute come l’esposizione al calore, al freddo, alla luce solare, all’acqua, alla pressione o azioni che comportano lo sfregamento ripetuto sulla pelle.

 

Le altre possibili cause scatenanti sono:

  • l’assunzione di alimenti contenenti allergeni;
  • l’assunzione di farmaci anche comuni, come quelli a base di ibuprofene o l’aspirina, fino agli antidepressivi;
  • la predisposizione genetica, meno comune, dovuta a bassi livelli o disfunzione di alcune proteine del sangue che regolano le risposte del sistema immunitario.

 

Infine, quando non è possibile risalire ad una o più meccanismi infiammatori l’orticaria è considerata atopica.

 

Sintomi dell’orticaria

La sintomatologia tipica dell’orticaria consiste nella comparsa di bolle sulla pelle, dette pomfi, pruriginose di colore rosso, a volte in rilievo e di dimensioni più o meno estese. Solitamente, i pomfi scompaiono nell’arco di poche ore o, al massimo, nell’arco di qualche settimana, anche senza alcun tipo di trattamento.

 

L’orticaria si distingue in acuta e cronica a seconda del decorso e della portata del disturbo. L’orticaria acuta compare senza preavviso e si risolve spontaneamente nell’arco di poche ore o pochi giorni. L’orticaria cronica invece è diagnosticata come tale se i pomfi si presentano in qualunque area del corpo durando per settimane e ripresentandosi frequentemente per lunghi periodi, come mesi o anni. Inoltre, generalmente i pomfi provocano un prurito più intenso e, qualche volta, possono essere anche gonfi e dolorosi, specie se interessano zone come labbra e palpebre. Un’altra spia della cronicità di questo disturbo è data dalla ricomparsa della sintomatologia quando si è sotto stress, in presenza di fattori scatenanti di natura ambientale esterna (come l’esposizione al calore o al freddo) o a seguito di esercizio fisico. Infine, nei casi più gravi, l’orticaria cronica può dare anche vertigini e problemi respiratori.

 

Come prevenire l’orticaria e alleviare il prurito

Nel prevenire l’orticaria, ridurne la portata della sintomatologia e accelerare il processo di guarigione l’alimentazione gioca un ruolo chiave. Alcuni alimenti contengono delle sostanze che possono incentivare i meccanismi infiammatori anche nei soggetti che non presentano allergie. I principali allergeni che possono provocare l’orticaria sono contenuti nel latte e nei suoi derivati, nelle arachidi e nelle noci, nei crostacei, nelle uova, in alcuni frutti come le fragole, i pomodori e i kiwi. Anche gli additivi alimentari, come i coloranti, i conservanti e gli emulsionanti sono da evitare, specie nei bambini.

 

È preferibile optare per un’alimentazione ricca di verdure cotte al vapore, il più sana e detox possibile. Infatti, gli alimenti che hanno il potere di ripulire l’intestino e depurare l’organismo favoriscono il funzionamento del sistema immunitario. Ad esempio, la curcuma è una spezia in grado di stimolare le difese antinfiammatorie ed è considerato un antistaminico naturale, molto efficace per la sua azione antiossidante.

 

Quando l’orticaria è in corso è utile applicare prodotti naturali a base di aloe vera dalle proprietà lenitive e idratanti, meglio ancora se in casa si dispone della pianta. È facile realizzare un impacco con la sua polpa solamente tagliando una foglia dal resto del fusto ed eliminando la parte esterna, più rigida e spinosa. Un altro consiglio utile e facile da mettere in pratica può essere applicare sulle zone interessate alcuni oli essenziali a base di melissa e camomilla che hanno azione calmante ed alleviano rossori e la sensazione di prurito.

 

In generale, mantenere la pelle ben idratata e pulita evitando di sottoporla a stress, come l’esposizione al sole o l’uso di prodotti di scarsa qualità, aiuta la cute a preservare il suo stato di salute evitando che l’orticaria possa manifestarsi al massimo della sua gravità sintomatologica. Infine, ma non per importanza, è fondamentale evitare di grattarsi nelle zone interessate.

 

Orticaria e terapia omeopatica

In Omeopatia l’orticaria è affrontata terapeuticamente previa analisi approfondita del tipo costituzionale del soggetto tenendo conto delle sue caratteristiche fisiche e psicologiche e delle diatesi dominanti, ovvero la maniera in cui si manifesta il disturbo o la patologia. Generalmente, l’orticaria colpisce maggiormente le costituzioni carbonica e sulfurica, mentre le diatesi più frequentemente coinvolte sono quella psorica e sicotica. I trattamenti omeopatici agiscono su più fronti rispetto al disturbo rimediando alle lesioni cutanee, al prurito e alla diatesi.

 

I rimedi omeopatici solitamente consigliati sono:

  • Apis mellifica, consigliata in caso di affezioni cutanee pruriginose;
  • Arsenicum album, utile per le affezioni che si associano a prurito e sensazione di bruciore;
  • Rhus toxicodendron, indicata contro le irruzioni cutanee bollose e vescicolose, accompagnate da eritemi cutanei dolorosi e brucianti;
  • Sulphur, utilizzato per la sua azione profonda e prolungata specialmente nei casi di orticaria cronica.

 

Tutti questi rimedi potranno essere assunti solamente dietro indicazione del proprio medico omeopata di fiducia, in grado di individuare, caso per caso, la cura più adatta rispetto alle caratteristiche del paziente.

Cure omeopatiche: alcuni esempi di come la Medicina Omeopatica può essere un valido alleato

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