1849 - 1916
James Tyler Kent nacque nel 1849 a Woodhull, nello stato di New York. Prima di diventare uno dei più grandi esponenti dell’Omeopatia moderna, Kent fu un importante rappresentante della Medicina Allopatica, professione che praticò a St Louise, Missouri.
All’età di 21 anni, infatti, entrò al prestigioso Eclectical Medical Institute di Cincinnati dove nel 1874 conseguì la laurea in Medicina. Kent dimostrò fin da subito una grande passione per il mondo accademico e, appena tre anni dopo la laurea, divenne professore di Anatomia all’Università di Saint-Louis.
La scoperta e la conversione alla Medicina Omeopatica furono conseguenza di una grave malattia che colpì in quegli anni la sua seconda moglie. Per molto tempo la donna, affetta da debolezza nervosa, insonnia e anemia, fu curata con i farmaci tradizionali, senza tuttavia riscontrare un miglioramento nel suo stato di salute. Kent, sebbene scettico, decise quindi di chiedere il parere di un esperto medico omeopata, il dr. Richard Phelan. I rimedi omeopatici utilizzati da Phelan dimostrarono da subito la loro efficacia e la moglie di Kent iniziò a manifestare i primi segni di guarigione.
Kent scoprì che la Medicina Omeopatica possedeva delle potenzialità curative e, per tale motivo, decise di dirigere i propri studi verso questa nuova e affascinante disciplina. Il suo approccio verso il mondo dell’Omeopatia cambiò radicalmente grazie, soprattutto, allo studio dell’Organon dell’arte del guarire di Hahnemann. Da questo momento in poi, Kent riconobbe che l’Omeopatia rappresentava l’unica forma di terapia regolata da leggi e principi e l’unica disciplina capace di analizzare le cause profonde della malattia.
Kent rimase affascinato dalle sue nuove scoperte e decise di dimettersi dall’Associazione Medici Eclettic per iniziare la sua nuova attività di omeopata professionista. Per tutta la vita egli insegnò la Legge dei simili e i principi fondamentali della Medicina Omeopatica di Hahnemann, raggiungendo traguardi importanti in ambito didattico:
Kent iniziò a essere considerato non solo un bravo professore, ma anche un ottimo filosofo e pensatore. Tutte le sue pubblicazioni diedero un contributo interessante alla Letteratura Omeopatica e tra i suoi moltissimi scritti e manuali si ricordano:
La Scuola Omeopatica moderna, di cui Kent fu il precursore, diffuse all’inizio del novecento un approccio omeopatico basato sulla relazione tra sintomi fisici e caratteristiche psichiche dei pazienti. Kent credeva fermamente che l’analisi dei disturbi corporei di un paziente dovesse andare di pari passo con lo studio delle sue specifiche sensazioni emotive e spirituali.
Per trattare omeopaticamente tali disturbi era importante, secondo Kent, curare la malattia attraverso alte diluizioni (più alte rispetto a quelle tradizionali di Hahnemann).
È stato proprio questo processo di somministrazione delle diluizioni ad aver contrapposto Kent all’approccio omeopatico classico di Hahnemann che, tuttavia, non escludeva completamente.
A Kent si riconosce anche lo sviluppo dei cosiddetti “quadri” per i vari tipi costituzionali di pazienti.
Durante la sua vita ma anche dopo la morte, avvenuta nel 1916 a causa di una grave forma di bronchite, Kent fu l’ispiratore di numerosi pensatori omeopati, tra i quali Margaret Tyler e più di recente George Vithoulkas.
Conosciamo le origini della disciplina e la storia dei grandi Maestri
1932
1880 - 1963
1919
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