I RIMEDI OMEOPATICI

Bryonia

Il rimedio omeopatico Bryonia nasce dalla pianta conosciuta con il nome scientifico di Bryonia alba. Questa specie erbacea perenne fa parte della famiglia delle Cucurbitaceae, alla quale appartengono anche zucche e cocomeri.

Bryonia alba in natura

La pianta da cui viene ricavato il rimedio omeopatico Bryonia è nota anche con i nomi di Vite bianca, Zucca marina o Rapa del diavolo.
È una pianta rampicante lunga 3-4 m. e cresce lungo le siepi, le macchie ed i boschi di zone temperate e fredde dell’Europa meridionale.
In Italia è presente in notevole quantità, cresce, infatti, in tutte le regioni ad eccezione della Sardegna.
Presenta una grossa radice carnosa a forma di rapa, fusti ramosi e rampicanti con lunghi viticci a spirale, foglie alterne di colore verde opaco e di forma palmato-lobata simile a quelle della vite o dell’edera, fiori piccoli con calice a tubo diviso in 5 lobi.
I suoi frutti sono costituiti da bacche di colore verde che diventano rosse a maturazione.

Bryonia alba: pianta tossica e velenosa

Le radici e le bacche di Bryonia alba sono velenose. L’ingestione accidentale, anche di poche bacche, può causare irritazioni gastro-intestinali molto serie, con vomito e diarrea. Dosi più elevate possono risultare fatali, conducendo alla morte per arresto cardio-circolatorio.
Anche il solo contatto con la pelle può produrre irritazioni cutanee con la formazione di ulcere e vescicole. Per questi motivi, anche se le proprietà terapeutiche della pianta sono note sin dai tempi antichi, oggi non è più utilizzata né nella Medicina Allopatica né in Fitoterapia ma solo in Omeopatia. In passato, però, veniva utilizzata come lassativo e negli stati febbrili.

Bryonia: medicinale omeopatico

Il rimedio omeopatico Bryonia si ottiene dalla tintura madre delle radici fresche della pianta Bryonia alba, diluita e dinamizzata. Al fine di ottenere la Bryonia utilizzabile in Omeopatia le radici della pianta devono essere raccolte prima della fioritura, che avviene da aprile a maggio.

 

La tintura madre contiene varie sostanze:

  • glucidi (chiamati anche carboidrati, zuccheri, saccaridi);
  • lipidi (chiamati anche grassi);
  • steroli (sostanze grasse di origine vegetale);
  • tracce di oli essenziali;
  • cucurbitacine (composti naturali dagli effetti antiinfiammatori e analgesici).

La Bryonia viene usata in Omeopatia per le sue proprietà utili nel trattamento dei seguenti disturbi:

  • livello fisico: malattie che si manifestano lentamente, come ad esempio influenza e affezioni acute;
  • livello psichico: il rimedio è indicato per chi si sente oppresso e ha uno stato d’animo cupo; aiuta a superare gli stati di agitazione e la paura, ristabilisce l’equilibrio interiore.

Bryonia è uno dei principali policresti dell’Omeopatia. Ha, infatti, un’azione ad ampio spettro e può essere impiegato per la cura di vari disturbi, come vedremo nel prossimo paragrafo.
I suoi sinergici possono essere Sulphur, Sulphur iodatum (nelle fasi acute), Alumina, Lycopodium (nelle fasi croniche), Natrum muriaticum, Rhus toxicodendron, Phosphorus.

Cosa cura il rimedio omeopatico Bryonia

L’azione di Bryonia viene espletata principalmente sul sistema nervoso centrale, sulla pelle e sulle membrane. È essenzialmente un rimedio del dolore ed è indicato soprattutto quando i sintomi sono dovuti a malattie causate da microrganismi patogeni, stati tossici o stati collerici.
Il rimedio omeopatico Bryonia si usa in questi casi principali:

  • mal di testa o cefalea: la cefalea è spesso concomitante con stipsi ed altri disturbi digestivi, con vertigini, con febbre;
  • nevralgie: nevralgia del trigemino, cervico-brachiale con rigidità dei muscoli della nuca e del collo, sciatica;
  • vertigini che si presentano soprattutto al mattino alzandosi;
  • infiammazione degli occhi e delle palpebre;
  • bocca, labbra, lingua e gola secche e aride, afte, alitosi, faringite;
  • difficoltà digestive con sensazione di peso sullo stomaco, singhiozzo, eruttazioni frequenti, nausea, vomito, stipsi o diarrea;
  • disturbi all’apparato urinario: gotta, cistite;
  • disturbi all’apparato genitale: fitte nei testicoli, cisti ovariche, seno dolente, amenorrea o dismenorrea;
  • problemi all’apparato respiratorio: afonia, asma, tosse, bronchite, fitte al torace;
  • dolori articolari: artrite, reumatismi, artrosi;
  • pelle secca,  forfora, prurito;
  • febbre e influenza.

Il tipo Bryonia in Omeopatia

L’essenza e la straordinaria originalità che caratterizza l’Omeopatia è che “ogni rimedio è una persona”, capace cioè di impersonificare il malato in tutte le sue manifestazioni.

 

La costituzione del rimedio omeopatico Bryonia si colloca tendenzialmente tra la sulfurica e la carbonica, potendosi definire sulfo-carbonica.
Il tipo Bryonia è una persona di temperamento nervoso, incline all’irritabilità che facilmente si trasforma in collera.
Il soggetto corrispondente all’utilizzo di Bryonia come soluzione omeopatica:

  • si ammala con facilità quando esposto agli sbalzi di temperatura;
  • ha labbra spesso secche e tende a mostrare un’intensa sensazione di sete;
  • produce spesso feci dure con difficoltà di espulsione;
  • soffre di cefalea precedente o contemporanea a raffreddore, tosse e artrite.

I rimedi omeopatici sono descritti anche attraverso le modalizzazioni del paziente al quale corrispondono. Il rimedio Bryonia è indicato nei pazienti che esprimono le seguenti modalità:

  • peggiorano con il  movimento;
  • peggiorano con l’eccitazione;
  • peggiorano al mattino;
  • peggiorano con il caldo;
  • peggiorano dopo mangiato;
  • migliorano con la pressione;
  • migliorano con il sudore;
  • migliorano con il riposo.

Il tipo Bryonia ha in genere un fototipo scuro, umore cattivo ed facilmente irritabile e collerico. Inoltre alterna rabbia e depressione ed è sempre preoccupato per il futuro. Pur desiderando di rimanere immobile, per non aggravare i suoi sintomi, non riesce a stare fermo: ha un’agitazione ansiosa.

Scopriamo i rimedi fondamentali della Medicina Omeopatica

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