Il rimedio omeopatico Cantharis è ricavato dal coleottero Cantharis vesicator, originario del sud della Francia e della Spagna. In Omeopatia Cantharis può essere utile in caso di infezioni del tratto urinario, irritazioni dell’apparato digerente, ma anche per infiammazioni della faringe e per rimediare alla perdita dell’appetito.
Il rimedio omeopatico Cantharis è estratto dall’insetto Cantharis vesicator (nome scientifico Lytta vesicatoria), il coleottero appartenente alla famiglia dei Meloidi che vive in gran parte dell’Europa centro-meridionale, preferendo un clima temperato e secco. Definito comunemente come la mosca spagnola, l’esemplare adulto di questo coleottero dal color verde brillante è lungo circa 15 millimetri.
Questo insetto secerne una sostanza chiamata cantaridina, il principio attivo conosciuto sin dall’antichità come un rimedio utile per rimuovere le verruche e per lenire i dolori reumatici, ma anche per la composizione di filtri d’amore, preparati afrodisiaci e per stimolare l’entrata in calore delle asine. Infatti, pare che persino il Marchese de Sade, noto per una serie di classici della letteratura erotica che gli valsero la coniazione del termine sadismo, somministrasse alle sue vittime un afrodisiaco a base di Lytta vesicatoria.
La cantaridina è una sostanza insolubile in acqua fredda e solubile negli oli caratterizzata da un odore particolarmente sgradevole e dal sapore amaro pungente. È particolarmente irritante sulla pelle tanto da provocare vescicole nei punti di contatto, mentre, se assunta in grandi quantità, può causare vomito violento e dolori brucianti. Gli altri sintomi che un’assunzione eccessiva possono provocare sono costituiti da salivazione abbondante, nausea, cefalea, diarrea, nefrite emorragica, convulsioni e collasso.
Il rimedio omeopatico Cantharis si ottiene dalla tintura o dalla triturazione degli insetti interi di Lytta vesicatoria e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni. È principalmente indicato per i dolori brucianti e pungenti, specialmente per quelli che interessano il tratto urinario aggravati dal passaggio dell’urina. In Omeopatia è utile per contrastare e lenire:
Si tratta di un rimedio ad azione locale che, pur agendo prevalentemente sull’apparato urinario e sull’apparato gastro-intestinale, è utile anche in casi di disturbi che interessano il sistema nervoso, la pelle, le mucose e le sierose. Ecco perché Cantharis è considerato utile anche per altri sintomi fisici come:
Generalmente, il soggetto che richiede Cantharis ha sensazioni di bruciore e di calore molto forti e violente, è affetto da dermatiti brucianti, soffre di dolori lancinanti e taglienti all’addome, talvolta costrittivi che si manifestano soprattutto quando la vescica è piena, con difficoltà a minzionare.
Solitamente, Cantharis è indicato per i soggetti che presentano un aumento della sensibilità cutanea di tipo dolorifico (iperestesia generale) determinata da:
Si tratta di persone fiacche e stanche, con tendenze depressive e dal temperamento inquieto caratterizzato da un forte desiderio sessuale. I bruciori da cui sono affetti non migliorano né durante né dopo la minzione mentre quelli cutanei migliorano con applicazioni fredde. La diarrea invece peggiora dopo i pasti o dopo aver bevuto.
FONTI
Geddes N. – Lockie A., Il libro completo della Omeopatia, Milano, Mondadori, 1998
Dott. Chiriacò D., Corso di Omeopatia – Centro Omeopatico Italiano Ippocrate – CSOA- IMO
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