Come si è detto nelle uscite precedenti di Viaggio nell’Omeopatia, questa scienza si differenzia dalla Medicina Tradizionale sostanzialmente perché propone un tipo di approccio personalizzato alla cura delle patologie.
Non si trattano i sintomi, ma l’essere umano nella sua globalità: tratti fisici, aspetti psicologici, abitudini, contesti di vita, ereditarietà, in un attento processo di individualizzazione della cura su misura.
Tutto questo permette di capire come l’Omeopatia metta al primo posto il paziente!
Quindi, a chi si rivolge la Medicina Omeopatica? Chiunque può ricorrere a questi medicinali? Scopriamolo insieme!
Chiunque e in qualunque età della vita può trarre giovamento dall’Omeopatia, senza alcun limite. Inoltre l’Omeopatia può essere di grande aiuto sia per la cura di patologie acute, sia in situazioni croniche. Capiamo meglio di cosa si tratta:
Nel primo caso si ricorrerà a diluizioni medie e basse (maggior concentrazione della sostanza medicamentosa), mentre si utilizzeranno alte o altissime diluizioni (minor concentrazione della sostanza medicamentosa) nel secondo.
Certo! I bambini possono godere di particolari vantaggi nell’utilizzo di medicinali omeopatici:
In ambito pediatrico è molto difficile individuare il rimedio adatto perché, soprattutto nel caso del lattante, manca il racconto individuale dei sintomi e degli stati d’animo che li accompagnano. Allo stesso tempo, però, ci sono meno sintomi determinanti da analizzare e la reazione alla terapia è più veloce perché il bambino molto piccolo, rispetto a quelli più grandi e rispetto all’adulto, ha un apparato immunitario non compromesso dallo stress per cui la sua capacità di reazione è pressoché immediata.
Utilizzare fin dai primi giorni di vita le cure omeopatiche riduce all’indispensabile l’uso dei farmaci allopatici.
L’Omeopatia, per i bambini come per gli adulti, può essere complementare e non solo alternativa alla Medicina Tradizionale.
Gravidanza e allattamento sono periodi particolarmente delicati, durante i quali l’assunzione di ogni medicinale deve avvenire dietro consiglio del medico.
L’assunzione di buona parte dei farmaci “convenzionali” è esplicitamente controindicata in gravidanza e, in questa fase della vita di una donna, l’Omeopatia può rappresentare l’unica risposta per migliorare e curare patologie e sintomi.
Grazie all’assenza di effetti collaterali, i medicinali omeopatici possono essere generalmente assunti in gravidanza e durante l’allattamento, tanto da essere sempre più frequentemente prescritti dai ginecologi e sempre più richiesti dalle donne in dolce attesa.
Perfino il momento del parto può essere affrontato attraverso l’uso di medicinali omeopatici che modulano ed equilibrano le contrazioni uterine e lo stato di ansia che spesso le accompagna. Per conoscere i medicinali omeopatici più adatti alle proprie esigenze, anche in relazione allo stato fisiologico in cui la donna si trova, occorre rivolgersi sempre al proprio medico di fiducia o al farmacista.
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