VIAGGIO NELL'OMEOPATIA

La cura omeopatica su misura

Come si è detto nelle uscite precedenti di Viaggio nell’Omeopatia, questa scienza si differenzia dalla Medicina Tradizionale sostanzialmente perché propone un tipo di approccio personalizzato alla cura delle patologie.
Non si trattano i sintomi, ma l’essere umano nella sua globalità: tratti fisici, aspetti psicologici, abitudini, contesti di vita, ereditarietà, in un attento processo di individualizzazione della cura su misura.

 

Tutto questo permette di capire come l’Omeopatia metta al primo posto il paziente!
Quindi, a chi si rivolge la Medicina Omeopatica? Chiunque può ricorrere a questi medicinali? Scopriamolo insieme!

Per chi è adatta la Medicina Omeopatica?

Chiunque e in qualunque età della vita può trarre giovamento dall’Omeopatia, senza alcun limite. Inoltre l’Omeopatia può essere di grande aiuto sia per la cura di patologie acute, sia in situazioni croniche. Capiamo meglio di cosa si tratta:

  • malattia acuta: processo morboso funzionale o organico a rapida evoluzione, cioè comparsa di sintomi e segni violenti in breve tempo e di cui in genere si dà un riscontro causale diretto (ad esempio l’influenza e il virus influenzale). La guarigione in questo caso è molte volte possibile in modo relativamente rapido grazie sia ai meccanismi di difesa insiti nel corpo umano, sia a cure mediche tempestive. Una malattia acuta in un corpo con scarse difese oppure trascurata, o ancora, mal curata può via via diventare cronica (ad esempio un colpo di frusta cervicale può causare nel tempo un’artrosi cervicale).
  • malattia cronica: processo morboso funzionale e organico a lenta e progressiva evoluzione derivante o da una probabile poli-causalità, cioè da più fattori in concatenazione fra loro nonostante il più delle volte ciascuno di essi, preso singolarmente, non causi di solito direttamente la malattia (ad esempio un’artrosi lombare derivante da microtraumatismi, vizi posturali, obesità, tensioni muscolari anche psicologiche, mal posizioni degli appoggi plantari, ecc.).

Nel primo caso si ricorrerà a diluizioni medie e basse (maggior concentrazione della sostanza medicamentosa), mentre si utilizzeranno alte o altissime diluizioni (minor concentrazione della sostanza medicamentosa) nel secondo.

I medicinali omeopatici si possono somministrare anche ai bambini?

Certo! I bambini possono godere di particolari vantaggi nell’utilizzo di medicinali omeopatici:

  • le cure omeopatiche si rivelano più dolci e sicure per l’organismo;
  • il corpo del bimbo reagisce più prontamente allo stimolo terapeutico, rinforzandosi e diventando quindi meno suscettibile ad ammalarsi;
  • la terapia risulta più efficace dato che l’organismo del bambino non è inquinato da altre terapie;
  • l’Omeopatia rispetta il loro sistema immunitario in maturazione e cerca di equilibrarne le risposte, senza alcun effetto collaterale. Ne consegue una migliore aderenza alla terapia.

In ambito pediatrico è molto difficile individuare il rimedio adatto perché, soprattutto nel caso del lattante, manca il racconto individuale dei sintomi e degli stati d’animo che li accompagnano. Allo stesso tempo, però, ci sono meno sintomi determinanti da analizzare e la reazione alla terapia è più veloce perché il bambino molto piccolo, rispetto a quelli più grandi e rispetto all’adulto, ha un apparato immunitario non compromesso dallo stress per cui la sua capacità di reazione è pressoché immediata.
Utilizzare fin dai primi giorni di vita le cure omeopatiche riduce all’indispensabile l’uso dei farmaci allopatici.

L’Omeopatia, per i bambini come per gli adulti, può essere complementare e non solo alternativa alla Medicina Tradizionale.

Le terapie omeopatiche sono indicate anche in gravidanza e allattamento?

Gravidanza e allattamento sono periodi particolarmente delicati, durante i quali l’assunzione di ogni medicinale deve avvenire dietro consiglio del medico.
L’assunzione di buona parte dei farmaci “convenzionali” è esplicitamente controindicata in gravidanza e, in questa fase della vita di una donna, l’Omeopatia può rappresentare l’unica risposta per migliorare e curare patologie e sintomi.
Grazie all’assenza di effetti collaterali, i medicinali omeopatici possono essere generalmente assunti in gravidanza e durante l’allattamento, tanto da essere sempre più frequentemente prescritti dai ginecologi e sempre più richiesti dalle donne in dolce attesa.
Perfino il momento del parto può essere affrontato attraverso l’uso di medicinali omeopatici che modulano ed equilibrano le contrazioni uterine e lo stato di ansia che spesso le accompagna. Per conoscere i medicinali omeopatici più adatti alle proprie esigenze, anche in relazione allo stato fisiologico in cui la donna si trova, occorre rivolgersi sempre al proprio medico di fiducia o al farmacista.

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