Il rimedio omeopatico Ledum palustre si ricava dall’omonima pianta, chiamata anche Rhododendron Tomentosum, appartenente alla famiglia delle Ericacee. In Omeopatia è conosciuto per il suo potere di allontanare le zanzare, ma viene utilizzato spesso anche in caso di infiammazioni articolari e stasi venosa.
Il rosmarino di palude (Ledum palustre) prende il nome scientifico dal greco “ledos”, che significa “mantello di lana” e si riferisce alla peluria presente nella parte inferiore delle sue foglie. Questa pianta, conosciuta anche come wild rosemary, è un arbusto sempreverde con piccoli fiori a corolla che cresce nell’emisfero boreale, soprattutto in Canada, negli Stati Uniti, in Scandinavia e in Irlanda.
Si tratta di una pianta acidofila, ossia che vive bene in terreni torbosi e giardini boschivi, che può raggiungere un’altezza di 50 cm.
Il rosmarino di palude presenta foglie sempreverdi aromatiche, fiori dall’aroma dolciastro e speziato di luppolo che sbocciano da aprile a giugno, e possiede un potere repellente che lo difende dalle zanzare. Ma cosa lo rende perfetto contro questo piccolo e fastidioso insetto? Le sue foglie contengono diverse sostanze come tannino, mircene, ledolo, allocaromadendrene, ciclocolorenone, terpeni dalle proprietà antisettiche.
In passato, addirittura nel Medioevo, il Ledum palustre veniva utilizzato per trattare forme infiammatorie, raffreddori, artriti. Già nel XIII secolo i finlandesi lo utilizzavano come insetticida naturale: si utilizzavano le foglie secche di questa pianta, si riducevano in polvere e poi si aggiungeva un po’ di birra per conservarlo più a lungo.
Il famoso botanico svedese Linneo (1707-1778) fu il primo a usare Ledum palustre come vero e proprio medicinale per curare infezioni e tosse.
Nel 1773, dopo che fu introdotta la tassa sul tè nelle colonie inglesi d’America, Ledum palustre ne divenne per qualche tempo il sostituto. Il tè di Ledum palustre, ricavato dalle foglie, era una bevanda amata tra gli apache e tra gli eschimesi! Presso le tribù native americane questo tè era usato anche topicamente come lavaggio per le ustioni, le ulcere, il prurito, la cute secca, la forfora, i pidocchi… insomma una panacea per tutti i tipi di problemi della pelle.
Ledum palustre nella sua storia ha trovato anche “utilizzi alternativi”: tradizionalmente i birrai usavano i fiori freschi della pianta per rendere le loro birre più forti.
Il rimedio omeopatico Ledum palustre si ottiene dalla pianta fresca raccolta al momento della fioritura (ovvero in estate) che però viene poi lasciata seccare e ridotta in polvere.
Nonostante questo rimedio presenti controindicazioni piuttosto importanti a carico del tratto gastrointestinale, in tempi moderni è stato sdoganato dall’Omeopatia e con le dovute diluizioni è entrato a far parte dei rimedi riequilibranti di pronto soccorso, con particolare impiego come antizanzare per uso interno.
È un rimedio omeopatico indicato in molte condizioni cliniche e viene tradizionalmente utilizzato nei seguenti casi:
In estate una passeggiata al parco o una serata di relax in giardino possono trasformarsi in un vero tormento… tutta colpa delle zanzare! In genere, per difendersi dal loro assalto, vengono utilizzati insetticidi e repellenti da diffondere nell’ambiente o da vaporizzare sulla pelle. Esistono però anche delle soluzioni omeopatiche che possono essere di grande aiuto.
Ma perché le zanzare pungono? Innanzitutto bisogna fare una distinzione tra zanzara maschio e femmina: mentre le prime non pungono e si nutrono di sostanze vegetali, le zanzare femmina sono le nostre vere nemiche. Le zanzare femmina sono le uniche che pungono l’uomo (e anche altri animali) non perché il sangue rappresenti il loro cibo, quanto perché contiene le proteine necessarie al corretto sviluppo delle uova. In pratica le punture di zanzara sono finalizzate alla riproduzione della specie.
Come abbiamo già anticipato, Ledum palustre è un rimedio omeopatico che viene spesso consigliato contro le punture di insetti. Sottoforma omeopatica, assunto per via orale, ha la virtù di rendere l’odore della pelle sgradito alle zanzare e agli altri insetti (le altre persone ovviamente non sentono nulla), che perciò evitano di pungere. Ledum è un rimedio adatto anche ai bambini, al di sopra dei 2 anni, ma per la somministrazione è bene chiedere il parere dell’omeopata.
Generalmente, il soggetto che richiede Ledum palustre è impaziente, timido, freddoloso e preferisce la solitudine. Quando sta male, suda durante la notte e si scopre. I piedi e le caviglie possono prudere molto, e queste ultime si slogano anche facilmente.
Di seguito le principali caratteristiche del soggetto per il quale è particolarmente indicato:
Solitamente i sintomi presentati da questo tipo costituzionale si aggravano di notte, con il calore e con il contatto, mentre migliorano con applicazioni fredde sulla parte dolente.
FONTI
Geddes N. – Lockie A., Il libro completo della Omeopatia, Milano, Mondadori, 1998
Turinese L., Il farmacista omeopata, Milano, Tecniche Nuove, 2002
Desmichelle G., Drouard J.M, Manson J., Omeopatia e reumatologia, Milano, Tecniche Nuove, 1999
Dott. Chiriacò D., Corso di Omeopatia – Centro Omeopatico Italiano Ippocrate – CSOA- IMO
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