Il rimedio omeopatico Phosphorus ha origine dal fosforo bianco e in Omeopatia è indicato principalmente nella cura di soggetti ansiosi e paurosi che soffrono di disturbi nervosi e digestivi.
Il fosforo, il cui simbolo chimico è P, è un non-metallo abbastanza abbondante in natura (0,12% della crosta terrestre), dove però non si trova allo stato elementare ma sotto forma di fosfato, specialmente nella rocce sedimentarie e nei minerali.
Esistono tre forme allotropiche di fosforo, identificate dal loro colore:
Il fosforo è uno degli elementi essenziali alla vita animale e vegetale, in quanto svolge numerose funzioni biologiche di fondamentale importanza. Nel corpo umano è presente in tutte le cellule, sia in forma inorganica che organica, e si trova:
Il nome fosforo deriva dal greco phos (luce) e phorein (portare): il fosforo venne infatti definito come portatore di luce e, non a caso, fu impiegato a questo scopo per la costruzione della capocchia dei fiammiferi. Intorno ai primi anni del 1800 i fiammiferi che contenevano fosforo bianco ebbero una buona diffusione, sebbene si rivelarono presto tossici per gli operai addetti alla produzione. Per questo motivo i fiammiferi a fosforo bianco vennero aboliti e sostituiti da quelli a fosforo rosso.
Oggi i composti del fosforo, in forma di fosfati, trovano utilizzo in diverse applicazioni industriali: nella produzione di fertilizzanti, di detergenti, di dentifrici, di fiammiferi, di fuochi d’artificio, in metallurgia, nei veleni per topi ed altro ancora.
Inoltre i fosfati si trovano anche in una grande varietà di alimenti, quali ad esempio cereali, legumi, uova, carne, pesce. L’industria alimentare utilizza ampiamente i polifosfati come additivi (classificati con la sigla che va da E400 a E495), per migliorare l’aspetto e la consistenza di vari alimenti (formaggi fusi, carni in scatola, prosciutto cotto, salumi, insaccati, salse, budini, surimi, bastoncini di pesce, ecc.) e come addensanti per aumentarne la quantità di acqua trattenuta.
Il rimedio omeopatico Phosphorus si ottiene da una soluzione saturata in alcol puro di fosforo bianco e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Phosphorus è uno dei più importanti policresti dell’Omeopatia, la sua costituzione è fosforica ed il temperamento è nervoso-sanguigno.
È principalmente il rimedio delle patologie acute e croniche dei parenchimi nobili, come cuore, fegato, rene, degli stati emorragici, delle affezioni polmonari, delle nevrastenie, delle nevriti (in particolare di quella ottica), delle alterazioni scheletriche e dentarie (in particolare del rachitismo).
Phosphorus è uno dei più grandi rimedi omeopatici con un vasto campo di applicazione nella pratica clinica in quanto copre innumerevoli affezioni sia acute che gravi. Il rimedio agisce a livello di:
I suoi principali complementari sono: Allium cepa, Arsenicum album, Carbo vegetabilis, China, Ipeca, Lycopodium, Sanguinaria, Silicea. I suoi antidoti (ma che ne aiutano l’azione) sono Calcarea carbonica, Camphora, Mezereum, Nux vomica, Sepia. E infine i suoi incompatibili sono Apis e Causticum.
Il tipo Phosphorus ha un aspetto longilineo, è alto, slanciato e poco muscoloso. Il suo torace è magro, stretto e lungo, può facilmente evidenziare un polimorfismo (cifosi, scoliosi) della colonna vertebrale. L’esame dei suoi lineamenti a prima vista può far pensare ad una persona malaticcia; infatti è pallido e tendenzialmente anemico, ma esprime tuttavia una certa armonia d’insieme senza durezza di espressione.
Il soggetto Phosphorus può essere paragonato esattamente a un fiammifero. Quando la capocchia (il cui componente principale è appunto il fosforo) si incendia, la fiamma divampa, si alza e rapidamente si consuma lasciando un residuo nerastro carbonizzato. Così si presenta psichicamente il tipo Phosphorus che inizialmente si entusiasma e si lancia a capofitto nel realizzare i suoi progetti ma presto si scoraggia e non porta a termine ciò che ha intrapreso.
Di seguito le sue caratteristiche cliniche principali:
Sintomi psichici
Sintomi generali
Astenia; magrezza; bruciori (palmo delle mani); tendenza emorragica; tendenza steatosi; anemia.
Sintomi locali
Il soggetto di costituzione fosforica tende alla fase Phosphorus intorno ai 40 anni e solitamente i suoi sintomi presentano le seguenti modalità:
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