La Pulsatilla è considerata un sottogenere dell’anemone ed è molto utilizzata in Omeopatia per merito delle sue proprietà curative: ha principalmente un’azione sedativa ed analgesica, ma può essere usata anche per calmare la sindrome premestruale1 ed i suoi sintomi tipici: mal di testa, pancia gonfia, dolori addominali, ecc. Le terapie omeopatiche a base di Pulsatilla vengono utilizzate anche per quelle patologie legate al colore giallo e verde, come in caso di raffreddori, sinusiti, asma, emicrania, indigestioni, bruciori di stomaco, sbalzi d’umore, ansia e depressione.
Con il termine Pulsatilla si fa riferimento ad un genere di piante erbacee decidue perenni, a cui appartengono circa trenta specie di piante. La Pulsatilla è molto diffusa in habitat montanari tipici del Nord d’America e dell’Eurasia: le praterie sassose, i prati e i pascoli subalpini rappresentano il suo habitat di crescita preferenziale.
La Pulsatilla è nota anche come “fiore di Pasqua”, in quanto le infiorescenze appaiono durante le vacanze pasquali; altri nomi comuni di questa pianta erbacea sono: “erba del vento” e “croco dei parti”.
La specie più nota ed utilizzata anche in Omeopatia è la Pulsatilla vulgaris: la pianta si caratterizza per la presenza di fiori campaniformi di colore viola scuro con la zona centrale arancione e con foglie ricoperte da una sottile peluria argentea. Il nome deriva appunto dalla peluria della pianta, che al vento sembra quasi che pulsi.
La Pulsatilla è da sempre utilizzata in Europa e in America a scopi medicinali. Tuttavia, studi di carattere farmacologico effettivamente attendibili sono iniziati solamente verso la fine del Novecento.
Come si è detto esistono differenti specie di Pulsatilla: la radice della specie chinensis, meglio conosciuta come anemone cinese, è utilizzata nella medicina popolare come disinfettante intestinale ed antipiretico e dev’essere prescritta dal medico.
Inoltre, in passato, era abitudine sfruttare le virtù medicamentose della Pulsatilla anche per trattare il catarro (proprietà espettorante) e per alleggerire stati d’ansia ed irrequietezza (virtù sedativa).
La Pulsatilla è una pianta dalle tante proprietà in quanto ricca di:
Nonostante le tante proprietà è opportuno porre molta attenzione nell’utilizzo della pianta. L’estratto di pulsatilla è altamente irritante: a tal proposito, dev’essere accuratamente diluito per la somministrazione orale, così come per l’applicazione topica.
Pulsatilla è utilizzata in Omeopatia per curare un gran numero di disturbi. A seconda del sintomo che si vuole curare si avranno differenti preparazioni e dosaggi.
La preparazione omeopatica di Pulsatilla utilizza la Tintura Madre, ottenuta macerando in alcool la pianta raccolta al momento della fioritura, dalla quale si effettuano progressive diluizioni. Generalmente le diluizioni più basse vengono impiegate per disturbi passeggeri e isolati, mentre quelle più alte si utilizzano per curare disturbi cronici.
La Pulsatilla aiuta a migliorare i sintomi dovuti a problemi a carico di:
Nonostante le tante proprietà benefiche di questo rimedio, dosi eccessive di estratto di Pulsatilla potrebbero causare vomito e/o diarrea.
Superando il dosaggio prescritto, l’assunzione di Pulsatilla potrebbe generare disturbi più gravi.
Pertanto in gravidanza l’assunzione di Pulsatilla è consigliabile da effettuarsi solo dietro stretto controllo medico.
Pulsatilla corrisponde ad un tipo costituzionale (prevalentemente femminile) caratterizzato da:
Anche se il tipo costituzionale Pulsatilla viene associato al genere femminile, in realtà questo rimedio è indicato anche per l’uomo, qualora si possano riscontrare le condizioni morbose tipiche del rimedio.
Dal punto di vista fisico questo soggetto ha un aspetto quasi marmoreo, con pelle pallida al punto da far trasparire la rete venosa, capelli e occhi chiari, cerchiati spesso da occhiaie violacee.
Dal punto di vista psichico, invece, Pulsatilla ha un carattere dolce e remissivo, timido, emotivo ma facilmente irritabile e suscettibile. Presenta una tristezza di fondo, ricerca quindi la consolazione e la compagnia altrui: non è un soggetto autonomo, ma vive continuamente di “linfa” altrui, attaccandosi nevroticamente, conflittualmente, infantilmente a tutti coloro i quali gli forniranno amore e comprensione.
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