II rimedio omeopatico Anacardium orientale si ottiene dalla Tintura Madre del succo essiccato ricavato dal frutto della pianta omonima. L’utilizzo più importante di questo rimedio è senz’altro a carico del sistema nervoso centrale, ma anche per la salute della cute e per gli spasmi gastrici e intestinali.
L’Anacardium orientale (o Semecarpus anacardium), è un albero della famiglia delle Anacardiacee, originario delle zone montuose dell’India. Questa famiglia comprende diversi generi e numerose specie, tra cui alcune sono note e molto consumate, come l’anacardo, il mango e il pistacchio.
Rispetto all’Anacardium occidentale, che fa parte della sua stessa famiglia, presenta frutti molto più grandi, ovali, che misurano circa cm 2×0,5 e hanno una superficie liscia e brillante. Il succo resinoso del mesocarpo contiene diversi derivati fenolici, acido anacardio e flavonoidi complessi tra cui l’urusciolo. L’urusciolo (o urushiol), che si trova anche in Rhus toxicodendron (pianta della stessa famiglia), in caso di contatto con la pelle può causare irritazioni allergiche.
Anacardium orientale fu introdotto in medicina dagli Arabi e fu poi sperimentato dallo stesso Hahnemann: proprio dalla resina essiccata viene ricavata la preparazione omeopatica.
Nella Tintura Madre sono presenti:
II rimedio omeopatico Anacardium orientale, come già anticipato, si ottiene dalla Tintura Madre del succo essiccato ricavato dal frutto della pianta omonima.
Esercita la sua principale azione sul sistema nervoso (sfera mentale), sul sistema digerente e sulla cute. È anche un rimedio utilizzato in caso di spasmi (contrazioni improvvise ed involontarie) di muscoli o di organi.
Anacardium orientale viene impiegato principalmente nei seguenti casi:1
Il rimedio presenta una specificità d’organo per il sistema nervoso centrale e per il sistema nervoso vegetativo.
Anacardium orientale è un rimedio omeopatico che viene spesso impiegato per il trattamento delle fobie.
La fobia è una paura abnorme, irrazionale e persistente di situazioni, oggetti o persone che non rappresentano una reale minaccia per l’incolumità della persona, ma che generano nel fobico un fortissimo stato ansioso e il bisogno di evitare l’oggetto della sua paura. Il soggetto fobico, pur essendo consapevole dell’irrazionalità della sua fobia, non è in grado di dominarla.
Il soggetto fobico solitamente “sposta” su un elemento esterno ciò che dentro di lui genera spavento o angoscia profonda. Le fobie, infatti, si manifestano con sintomi ansiosi che spesso si avvicinano a quelli che compaiono nelle crisi di panico: per questo la psichiatria le include tra i disturbi d’ansia.
Chi soffre di fobie tipicamente mette in atto delle strategie per evitare tutte quelle situazioni o condizioni che possano scatenare la sua paura. Non affrontare le proprie paure fa diminuire progressivamente la fiducia nelle proprie risorse, innescando un circolo vizioso da cui diventa complicato uscire.
I tipi Anacardium orientale2 sono perlopiù soggetti incapaci di svolgere lavori intellettuali, con deficit “mnemonici”, con depressione psichica e scarsa fiducia in se stessi. Sono soggetti mentalmente deboli e fragili, indecisi, con impulsi contraddittori. Avvertono la sensazione di avere molti nemici e le loro fobie si riversano nel sonno generando sogni angoscianti.
Ecco quali sono le loro caratteristiche cliniche:3
Sintomi generali:
Tra questi sintomi rientrano: cefalea, complesso d’inferiorità, depressione, disturbi del comportamento, eczema, gastrite, paranoia, reazione cutanea da contatto con Rhus Tox o Rhus Vernix, schizofrenia, sindrome maniaco-depressiva, ulcera peptica.
Sintomi mentali
Tra i sintomi mentali ritroviamo: affaticamento intellettuale, turbe della memoria, bulimia degli obesi, spossatezza dopo eccessi sessuali, schizofrenia, tendenza allo sdoppiamento della personalità, senso di inferiorità, crudeltà, sentimenti di perdita dell’autostima e devalorizzazione, durezza-rabbia-violenza verso persone o animali, desiderio di mettersi alla prova, desiderio di maledire e bestemmiare, depressione con tendenza al suicidio, paura del fallimento, paura che qualcuno sia dentro di sé, indecisione, tendenza all’abuso di alcol e droghe, assenza di valori morali, sensazione di una fascia attorno ad una singola zona del corpo.
Sintomi locali
Di seguito i sintomi locali:
I sintomi di questo soggetto si aggravano con il lavoro intellettuale e a stomaco vuoto. Migliorano invece a stomaco pieno (anche le cefalee migliorano a stomaco pieno e/o mangiando).
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