VERO O FALSO?

Stanchezza primaverile: non esiste un orario specifico nel quale assumere i rimedi omeopatici

Oggi l’Omeopatia è utilizzata diffusamente nella cura di un grande numero di patologie, tra cui anche la stanchezza primaverile. Assumere i medicinali omeopatici non è complicato, ma è opportuno rispettare alcune modalità di assunzione.

 

In generale è risaputo che è meglio assumere il medicinale omeopatico lontano dai pasti: almeno 30 minuti prima o 2 ore dopo un pasto e a distanza da sostanze particolarmente speziate o aromatizzate (menta, canfora, caffè, ecc.) che potrebbero inibire l’effetto del medicinale e alterare il suo assorbimento. Questa indicazione è corretta ma non vincolante: infatti non esiste un orario specifico nel quale assumere i rimedi omeopatici. L’orario di assunzione dipende strettamente dalla patologia. Inoltre la durata del trattamento, le modalità e il numero di somministrazioni devono essere prescritte dal medico o consigliate dal farmacista.

 

Tra le modalità di assunzione vi sono però alcune indicazioni che è bene rispettare:

  • è consigliabile tenere sotto la lingua il medicinale per almeno un minuto;
  • evitare di fumare almeno un’ora prima e un’ora dopo l’assunzione del medicinale;
  • assumere il medicinale omeopatico il prima possibile dopo la comparsa dei sintomi.

In ogni caso, trattandosi di farmaci, è fondamentale ricordarsi di tenere in considerazione le indicazioni del proprio medico.

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