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Dialoghi nei fumetti

 

Nell’uscita precedente dei nostri tutorial su come scrivere un fumetto abbiamo parlato della sceneggiatura, ovvero quel documento scritto all’interno del quale compaiono le informazioni su come dovranno essere rappresentati gli elementi in ogni vignetta e, tra questi, anche i dialoghi.

 

Scrivere i dialoghi di una storia è, infatti, una parte fondamentale del lavoro di uno sceneggiatore e al contempo anche una delle più complicate.

 

I dialoghi svolgono diverse funzioni contemporaneamente; devono infatti:

  • portare avanti la narrazione
  • fornire informazioni al lettore
  • caratterizzare i personaggi che li pronunciano

Anche in questo caso le analogie tra cinema e fumetto sono molte: con il passaggio dal cinema muto a quello sonoro i dialoghi sono diventati di fondamentale importanza per dare senso compiuto alle scene. A maggior ragione nel fumetto la loro importanza diventa ancora maggiore perché è grazie a questi che la scena prende vita su carta.

 

Ma scopriamo qualcosa in più sui dialoghi nei fumetti

Le funzioni del dialogo

Come abbiamo appena visto i dialoghi sono molto importanti nel fumetto perché permettono alla scena di svilupparsi. Nonostante questo le parti narrate sono, o dovrebbero essere, sintetiche e incisive. Certo, non tutti i fumetti seguono questa linea, come ad esempio Martin Mystère, ma in linea generale più i dialoghi sono brevi e più funzionano.

 

Che tu scelga uno stile minimalista oppure no, dovrai tenere sempre presente quali sono le funzioni essenziali dei dialoghi:

 

Funzione espressiva

Il modo di parlare e l’uso del linguaggio, sono manifestazioni di un personaggio; devono quindi essere sempre coerenti con la sua personalità e modo d’essere.
In un dialogo tra due personaggi le differenze di linguaggio tra i due si devono notare, perché sono parte della specificità del carattere di ognuno.
È importante quindi non far parlare i personaggi tutti nello stesso modo: anche quando parliamo di personaggi che provengono dallo stesso ambiente sociale e che hanno lo stesso livello culturale, si tratta comunque di individui differenti l’uno dall’altro e questa loro diversità deve venire espressa in quello che dicono e nel modo in cui lo dicono.

 

Funzione informativa

Un dialogo fornisce anche informazioni sulla storia destinate ai lettori. Fornire delle informazioni sinteticamente può essere molto utile a stringere i tempi della narrazione e a offrire qualche coordinata essenziale. In questi casi l’informazione non viene fatta filtrare all’interno di un dialogo, ma comunicata come tale e, quindi, trasmessa attraverso regole di comunicazione chiare e veloci, con dati segnaletici.

 

Funzione enunciativa

All’interno di un dialogo i personaggi possono anche esporre i propri punti di vista su un qualche argomento o chiarire i propri progetti e intenzioni. In questo caso è necessario fare attenzione perché anche questo aspetto ha una stretta attinenza con la descrizione che stiamo dando del personaggio.

 

Funzione dialettica

In un dialogo si mettono a confronto almeno due personaggi: non è indispensabile che i loro punti di vista si scontrino, eppure è proprio nel confrontarsi che si manifestano le loro differenze. Insomma un dialogo mette sempre in scena una dialettica tra due, o più, punti di vista differenti.

Dialoghi come espressione dei personaggi

Che cosa è un fumetto? Di solito viene definito come una storia raccontata per immagini. In realtà un fumetto è una storia narrata per immagini e dialoghi (e rare didascalie). Leggere fumetti ci porta in un mondo pieno di dialoghi dove, a differenza del dramma, è prevista una sintesi maggiore per in virtù del minore spazio a disposizione. I dialoghi, infatti, sono racchiusi all’interno dei balloon, ma di questo parleremo nella prossima uscita…

 

Come abbiamo già anticipato in precedenza la personalità dei personaggi emerge anche da quello che dicono all’interno della storia. Se, per esempio, abbiamo dato vita ad un personaggio di “buona famiglia” e che ha un carattere altero dovremo utilizzare un linguaggio forbito e formale; se invece la nostra protagonista è una ragazza allegra e solare di ceto medio-basso allora il suo sarà un linguaggio sicuramente più colorito, ricco di espressioni buffe e termini improvvisati. Inoltre potrai caratterizzare il personaggio attraverso il ricorso ad alcuni espedienti che lo renderanno unico: un intercalare ricorrente, un eccesso di frasi sospese, inflessioni dialettali, un linguaggio sgrammaticato e così via.

 

È quindi indispensabile scegliere il giusto linguaggio, che potrà essere:

  • ironico
  • pungente
  • sarcastico
  • minaccioso
  • formale
  • emotivo ecc…

Anche il contesto nel quale sono inseriti i personaggi influenzerà il loro modo di esprimersi; a tal proposito bisogna sempre valutare con attenzione:

  • il contesto familiare nel quale il personaggio è cresciuto e che quindi ha condizionato il suo modo di essere
  • il contesto attuale nel quale si trova ad agire
  • il legame con gli altri personaggi della storia: ad esempio con un amico il personaggio si esprimerà diversamente rispetto a come comunica con una persona che gli è ostile.

Dunque quando ti troverai a scrivere i dialoghi non perdere mai di vista l’identità che hai dato al tuo protagonista: la sua dimensione psicologica, sociale, fisica e il suo background.

Il ruolo dello sceneggiatore

Nel momento in cui dovrai definire i dialoghi tieni sempre presente alcune regole fondamentali:

  • fai parlare i tuoi personaggi e non far emergere quelle che, invece, sono le tue opinioni personali: bisogna evitare di usare il personaggio in modo improprio, le opinioni che esprime devono sempre essere sempre le sue
  • rispetta il loro carattere e il contesto in cui agiscono
  • fatti aiutare dall’ambiente che ti circonda: dovrai essere come una “spugna” e prestare attenzione al modo di parlare della gente (dai parenti e amici agli sconosciuti), l’ispirazione non mancherà di certo!

Inoltre potrai scegliere se scrivere i tuoi dialoghi di getto durante la stesura della sceneggiatura, per poi rivederli a storia disegnata, oppure scriverli alla fine quando i disegni saranno già pronti.

 

 

ESERCIZIO PER IL LETTORE:

È arrivato il momento di dare voce ai tuoi eroi!
L’esercizio di oggi consiste nel fare uno schema e associare ad ogni personaggio il tipo di linguaggio che lo caratterizzerà. Successivamente prova a trasformare ogni scena in un dialogo… ispirati alle persone che conosci oppure all’ambiente che ti circonda e vedrai che questo lavoro risulterà molto più facile 🙂

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I dialoghi nei fumetti: come dare voce ai personaggi

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