Il torcicollo, definito in termini tecnici come cervicalgia aspecifica, è una condizione pseudo patologica che consiste nella contrattura dei muscoli cervicali e nel conseguente dolore localizzato che, talvolta, si irradia anche alle spalle e alle braccia. Si tratta di un disturbo estremamente comune che può manifestarsi sin dall’età adolescenziale e che può essere facilmente prevenuto prestando attenzione alla postura e praticando regolarmente dell’attività fisica adeguata. Inoltre, trattandosi di una condizione dolorosa transitoria, il torcicollo tende ad affievolirsi nell’arco di pochi giorni o, nel peggiore dei casi, di qualche settimana.
La cervicalgia è chiamata comunemente torcicollo per via della tipica postura assunta da chi ne è affetto per evitare di provare ancora più dolore. Il soggetto piega il collo da un lato evitando di contrarre o tendere ulteriormente i muscoli cervicali. Questa condizione dolorosa ha origine da più fattori tra cui spicca l’assunzione di posture e posizioni scorrette mantenute per periodi di tempo lunghi come, per esempio, durante il sonno. Le altre cause più comuni implicate nelle contratture dei muscoli cervicali sono associabili alle correnti d’aria e ai movimenti bruschi e improvvisi del collo. Inoltre, possono indurre torcicollo anche le infezioni virali, le infiammazioni e le lesioni al rachide cervicale come l’ernia discale. Infine, esiste una variante di questo disturbo che ha origini congenite, ovvero ereditarie, e che quindi è totalmente differente dal torcicollo comune in termini di cause e che è provocato da una retrazione del muscolo sternocleidomastoideo o da malformazioni ossee delle vertebre cervicali.
Spesso, all’origine di questo disturbo vi è un movimento brusco compiuto a “freddo”, ovvero quando i muscoli del collo sono a riposo. Una stimolazione improvvisa della zona cervicale può portare dunque ad una contrattura dei muscoli e alla sintomatologia dolorosa, tipica di questo disturbo. Sono da tenere in considerazione anche gli stati d’animo di tensione, ansia e depressione che possono potare a compiere movimenti o ad adottare posture scorrette.
La sintomatologia tipica del torcicollo consiste nella difficoltà a flettere, roteare o allungare il collo a causa del dolore locale acuto. Solitamente, assieme al torcicollo si manifestano anche altre condizioni come:
Il sintomo principale è dunque il dolore localizzato nella regione cervicale che talvolta si irradia nella regione occipitale (la parte bassa del cranio), fino a coinvolgere anche le spalle e le braccia. Nei casi più complessi, alla condizione dolorosa è associata una sensazione di formicolio e debolezza agli arti superiori e alla presenza di vertigini o ad una più generica sensazione di instabilità, tutti sintomi derivanti da un coinvolgimento dei recettori di posizione o delle strutture neuro vascolari comunicanti con le fasce muscolari del collo.
La riduzione della capacità di movimento del capo, tipica di questo disturbo, è determinata più che da un vero e proprio blocco articolare, dalla necessità di evitare movimenti o posizioni che intensifichino la contrazione spasmodica dei muscoli.
Ricorrere ai farmaci antinfiammatori non è sempre indispensabile per curare il torcicollo, specialmente quando questo disturbo è di lieve entità. In questi casi, infatti, può essere d’aiuto applicare degli impacchi caldi sul collo in modo da agevolare lo sciogliersi della contrattura dei muscoli cervicali. Un altro accorgimento utile riguarda il riposo: assumere la stessa posizione per troppo tempo, come durante il sonno, può portare a irrigidire maggiormente la zona contratta. Pertanto, anche la scelta del materasso, del cuscino e delle sedie è molto importante per evitare che questo disturbo degeneri o si ripresenti frequentemente. In questo senso, è meglio prediligere materassi e cuscini non troppo morbidi e sedie che agevolino il mantenimento di una postura corretta. Ad esempio, spesso si consiglia di non dormire in posizione prona, ma piuttosto di preferire la posizione fetale, ovvero sdraiati su di un fianco, con le ginocchia piegate verso il torace.
Per prevenire l’insorgere di questo disturbo è consigliabile tenere in allenamento i muscoli della zona cervicale praticando regolarmente dell’attività fisica adeguata che non sovra stimoli il collo. Infine, è d’aiuto evitare bruschi cambi di temperatura e sforzi fisici eccessivi.
I principali rimedi omeopatici per lenire la sintomatologia del torcicollo sia in termini preventivi sia curativi sono:
Tutti questi rimedi possono essere utili per prevenire l’aggravarsi della sintomatologia dolorosa verso le sue manifestazioni più severe. Ad ogni modo, è importante ricordare che, come per ogni terapia omeopatica, anche per i disturbi legati al torcicollo, è importante rivolgersi al proprio medico omeopata, in grado di individuare nel paziente il tipo costituzionale di appartenenza, da cui partire per individuare i rimedi maggiormente efficaci.
Cure omeopatiche: alcuni esempi di come la Medicina Omeopatica può essere un valido alleato
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